Aggiornamenti automatici, che passione. Meglio chiamarli “Unattended upgrades” altrimenti a qualcuno viene uno schioppone.
Dato che oramai avete sicuramente finito di leggere il libro vediamo come automatizzare, se ne sentiamo la necessità, la gestione degli aggiornamenti su un server che monta Ubuntu Hardy.
Potrebbe essere utile se abbiamo molte macchine da gestire anche se va ovviamente usato con cautela.
Installazione
Installiamo i pacchetti necessari:
sudo apt-get install unattended-upgrades update-notifier-common
Configurazione
Dobbiamo editare due file :
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50unattended-upgrades
sudo nano /etc/apt/apt.conf.d/50unattended-upgrades
in cui specifichiamo cosa scaricare in modo automatico. Di default è abilitato solo “Ubuntu hardy-security”. Senza essere dei geni si dovrebbe capire che vengono dunque scaricate solo le patch di sicurezza. Se voglio automatizzare anche i normali update basta togliere il commento (la doppia barra) anche da “Ubuntu hardy-updates”:
// Automaticall upgrade packages from these (origin, archive) pairs Unattended-Upgrade::Allowed-Origins { "Ubuntu hardy-security"; "Ubuntu hardy-updates"; };
Qui possiamo anche specificare quali pacchetti non aggiornare specificando una blacklist. Ad esempio specificando:
Unattended-Upgrade::Package-Blacklist { "vim"; "nano"; };
vim e nano non vengono aggiornati.
Come ultima opzione posso specificare a chi inviare eventuali mail se vengono riscontrati dei problemi:
Unattended-Upgrade::Mail "admin@mede.it";
Ricordarsi di installare il pacchetto mailx
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Il secondo file da modificare è questo: 10periodic
sudo nano /etc/apt/apt.conf.d/10periodic
in cui specifichiamo con “1” cosa aggiornare periodicamente via ”/etc/cron.daily/apt”. Ad esempio per abilitare tutto:
APT::Periodic::Update-Package-Lists "1"; APT::Periodic::Download-Upgradeable-Packages "1"; APT::Periodic::AutocleanInterval "1"; APT::Periodic::Unattended-Upgrade "1";
Buon aggiornamento.
Last updated: 11 Febbraio 2015 by Pierluigi Minati